Sei pronto a lavorare con un designer?
Sembrerà forse una domanda banale. “Insomma, se ti ho contattata è chiaro che sono pront* a lavorare con te!” Ma è davvero così? Vediamo insieme quali sono le cose fondamentali da tenere in conto, prima, di contattare un designer.
Fiducia
Ti fidi del designer con cui stai per firmare il contratto? Questa è la prima cosa da tenere in considerazione nel momento in cui si sceglie un designer. So che a volte lo si sceglie anche in base al budget, ma se non c’è fiducia il progetto sarà un fallimento!
Il design è una collaborazione tra professionista e cliente. Lo scambio comunicativo sta alla base del successo, ma perché questo sia sincero e efficiente ci deve essere fiducia. Io designer mi fido di te cliente. Tu cliente ti fidi di me designer. E non parlo solo di “mi fido della tua opinione professionale”, ma anche che tutto quello che sto facendo dietro le quinte è nei tuoi interessi. Inoltre, sì devi anche fidarti della mia opinione professionale. Se insisto in una direzione è perché penso seriamente che possa influire in maniera positiva sul tuo brand.
Calma
Anche i progetti con le scadenze più vicine hanno bisogno di calma. Qua ci ricolleghiamo al discorso della fiducia, l’avevo detto che tutto viene da lì. Non bisogna mai affrettare il percorso creativo, perché si rischia che poi di creativo (ed originale) non abbia nulla. Come correre senza aver chiara la meta o dove si sta andando. È decisamente meglio, per la resa finale e per quella mentale, prendersi una notte di sonno in più o far slittare la scadenza di qualche giorno.
Tanti anni fa, mi è capitato che la scadenza di un progetto mi venisse anticipata di quasi due settimane. Vi lascio immaginare il panico iniziale quando lessi la mail. Alla fine avevo 7 giorni circa per lavorarci, sapevo di potercela fare, ma per prima cosa non dovevo farmi prendere dall’ansia. Scrissi questa cosa al mio cliente, rassicurandolo che alla fine sarebbe andato tutto bene e dopo una telefonata anche lui mi ha dato ragione. Ci siamo presi un giorno di pausa per tornare a lavorare sul progetto con le idee chiare e la mente fresca. Ed è stato un successo!
Investimento
Il design è un investimento, affidarsi a un designer è un investimento. Esattamente come se comprassi della nuova attrezzatura per il tuo business. Se vuoi lavorare con successo con un designer devi per prim* essere cosciente di questa cosa. Sono soldi che spenderai, ma che andranno a dare valore al tuo brand.
Chiedere di compiere un lavoro da +€1000,00 per un cachet di +€100,00, non solo risulta offensivo, ma anche poco professionale. Andreste mai da un dottore o da un avvocato mettendo in dubbio la loro parcella? Se ti chiedo una cifra è perché so quanto vale il mio lavoro. Ma non solo: se dovessi accettare i €100,00, inevitabilmente, anche in maniera del tutto inconscia, il mio impegno sarà da cento, non da mille.
Onestà (e gentilezza)
Ultima cosa, ma non per importanza è l’onestà, ma con gentilezza. Dare un feedback positivo è importante esattamente come darne uno negativo. Questo non solo per una questione di ego (ovviamente fa piacere quando il nostro lavoro viene apprezzato), ma ci serve anche per capire che direzione prendere.
Quando invece si esprime una opinione negativa, è importante essere chiari ed esaustivi. “Il logo non mi piace”. Che cosa non ti piace? Lo stile, i colori scelti, non pensi rappresenti il tuo business, lo avevi pensato in modo diverso? So che a volte a sentirsi porre queste domande sembra che mi sia in qualche modo offesa, ma con un commento così asciutto non riesco ad orientarmi per capire cosa migliorare.
Ma cosa centra questo con l’onestà? Adesso ci arrivo. Dare feedback negativi e positivi è un lavoraccio, ma va assolutamente fatto. Non devi avere paura di dire che il bozzetto non ti piace, che quel giallo proprio non lo vorresti, ecc. Da designer capire che c’è qualcosa che non va, ma non sapere cosa è molto frustrante. Sentirsi dire “È ok” è peggio che una bocciatura. Dunque è fondamentale, come sempre, una comunicazione basata sulla fiducia e sull’onestà.